LAB\per un laboratorio irregolare" è un laboratorio a cura di Antonio Biasiucci, nato in modo spontaneo nel dicembre 2012 dall’incontro dell'artista con un gruppo di giovani fotografi. Per circa due anni, a cadenza bisettimanale, Biasiucci segue gratuitamente i ragazzi nel loro percorso artistico, guidando ognuno nella produzione di un progetto di ricerca personale. L’esperienza nasce dall’esigenza di creare un percorso per giovani artisti. L’idea di Antonio Biasiucci è di trasmettere un metodo che eserciti ad una costante azione critica sul proprio lavoro.
“Il laboratorio – scrive Leo De Berardinis citando Antonio Neiwiller, amico e ispiratore di Biasiucci - è lo stimolo a solleticare le corde interne del pensiero e dell’emozione, affinché diventino delle epifanie pure e scarnificate”. Un laboratorio ha significato solo per il valore di approfondimento che rappresenta: in questo senso la guida del fotografo esula completamente dal mero contenuto tecnico per sollecitare diversi percorsi personali di ricerca visiva e definire quali siano le immagini guida in cui i ragazzi possano riconoscersi, al di là del puro espediente. Il laboratorio spinge a guardarsi dentro, e dall’approfondimento generato da questo sguardo emergono differenti punti di vista. Chi si guarda dentro, infatti, non può che produrre diversità.
Otto progetti eterogenei, ma guidati da un unico metodo. LAB è dedicato alla città di Napoli, ai suoi abitanti, al rapporto tra le nuove generazioni e la cultura contemporanea. L’intento è di ripetere l’operazione affinché diventi una realtà consolidata nella e per la città. Ogni passaggio di questo percorso, dalla creazione del progetto, alla realizzazione di un portfolio, all’allestimento e all’organizzazione della mostra, fino alla stampa del catalogo, rientra nell’attività del laboratorio.
www.laboratorioirregolare.net